Progetto Polestar 0: un appello diretto alla collaborazione per l'eliminazione dei gas serra
Gli edifici solidi sono costruiti a partire dalle fondamenta. Lo stesso vale per i prodotti sostenibili. Realizzare un'auto davvero a impatto zero significa partire da una base sostenibile. Ma questa missione non può essere compiuta da soli. Richiede lavoro di squadra, motivo per cui stiamo cercando ulteriori collaborazioni per il progetto Polestar 0.
Per riuscire a creare una vettura completamente a impatto zero entro il 2030, è necessario reinventare il modo in cui vengono prodotte le auto, partendo dalla ricerca della sopracitata base sostenibile. Per fare ciò, dobbiamo studiare nuove tecnologie nel campo dei minerali, dei composti chimici e dei polimeri a base biologica, dei componenti elettronici, dei gas nobili e altri materiali di base. Per questo motivo vogliamo fare un appello alla collaborazione per trovare partner che si occupino degli elementi costitutivi più elementari nel processo di sviluppo dei materiali per il progetto Polestar 0. Questo comprende realtà che operano nell'estrazione mineraria, nei materiali a base biologica e in quelli di alto livello di produzione umana. Oggi tutto, dall'estrazione di materie prime alla produzione di materiali di altissima qualità, viene fatto secondo processi che sono stati perfezionati nel corso di secoli per soddisfare le esigenze dei prodotti moderni. Tuttavia, molti di questi processi dipendono dal petrolio greggio, dal gas naturale e dal carbone, con conseguenti emissioni di gas serra. Solo un attento esame delle tradizionali modalità di sviluppo dei materiali consentirà di trovare nuove soluzioni che siano completamente prive di emissioni di gas serra. Così facendo, getteremo le basi su cui costruire i prodotti del futuro. «Ci sono cose che possono essere sistemate e altre che non possono esserlo, o comunque non senza una revisione completa. La questione della decarbonizzazione fa parte di queste ultime» afferma il responsabile del progetto Polestar 0 Hans Pehrson. «Dobbiamo sviluppare nuove soluzioni sostenibili a partire dalle fondamenta, iniziando dalla ricerca di fonti sostenibili per realizzare materiali di alto livello. È il momento di abbandonare la nostra dipendenza dalle fonti fossili e adottare soluzioni prive di emissioni di gas serra». Aziende, ricercatori e investitori che operano in questo campo e che condividono questa visione sono tutti invitati a partecipare allo sviluppo per un futuro più sostenibile. Per indicare il tuo interesse a collaborare, clicca qui. Il portale delle candidature è aperto dal 14 settembre al 14 ottobre.Dal primo invito aperto lanciato a febbraio, numerosi leader di settore si sono uniti al progetto Polestar 0. I partner nuovi e attuali, tutte realtà all'avanguardia nei rispettivi campi, lavoreranno al progetto Polestar 0 con una squadra dedicata per trovare soluzioni innovative con l’obiettivo di decarbonizzare tutta la filiera e i processi produttivi di Polestar 0. Insieme, i partner confermati Autoliv, Boliden, Bulten, Hexpol, Hydro, Ovako, Papershell, Pensana, Plasman, Sekab, SSAB, YFPO e ZF presidiano importanti aree degli elementi costitutivi necessari a produrre un’auto a impatto zero.«Sono sbalordito dall'ottimo riscontro e dal dialogo che abbiamo instaurato con aziende, università e altri partner dal nostro ultimo appello, nonostante la difficoltà delle sfide comuni» commenta Pehrson. «Continuando a concentrarci sui materiali di base, e spero grazie a partner ancora più numerosi in questo ambito, sono certo che saremo in grado di costruire fondamenta solide».«Se ci crediamo, sono convinto che sia possibile» conclude. Per realizzare qualcosa che non è mai stato fatto prima, dobbiamo reinventare tutto e abbandonare i tradizionali metodi di produzione delle auto. Un nuovo inizio. Dobbiamo gettare le basi per creare nuove fondamenta sostenibili su cui costruire i prodotti del futuro e stabilire nuovi standard di neutralità climatica. Per quest'auto e oltre.