Ripercorrendo il futuro: il Goodwood Festival of Speed
Il Goodwood Festival of Speed è il punto di incontro tra il vecchio e il nuovo, dove il classico e il moderno coesistono. Rappresenta il passato, il presente e il futuro della cultura automobilistica come nessun altro evento al mondo. Così abbiamo deciso di portare qualcosa di nuovo, qualcosa del passato d'oro, qualcosa di raro e, ovviamente, una storia da raccontare.
La mattinata di apertura del festival ha avuto un inizio ironicamente lento, che si è poi trasformato in un evento degno del suo nome, nonostante la pioggia, che non è riuscita a raffreddare gli animi.Il Festival of Speed, organizzato ogni anno nei meravigliosi parchi intorno a Goodwood House, è la massima celebrazione della cultura automobilistica. A differenza di altri eventi simili, il Goodwood Festival of Speed è una festa in giardino vera e propria. Ricco di attrazioni che spaziano dalle iconiche auto da corsa alla tecnologia del futuro, il festival soddisfa ogni gusto.È proprio la varietà di aspetti della cultura automobilistica a rendere questo evento così popolare. Di conseguenza, non ci siamo risparmiati e abbiamo portato una selezione di vetture che rappresentasse l'intera portata del nostro marchio, dall'auto color oro al concetto di roadster elettrico.Ma, sopra ogni cosa, volevamo mostrare la nostra evoluzione come marchio, dimostrare come siamo cambiati dal nostro primo Goodwood Festival e come intendiamo continuare a migliorare nei prossimi anni.Siamo andati per raccontare la storia di come trasformiamo le idee in realtà, un concetto in un'auto di serie. Abbiamo fatto tutto ciò non solo mostrando il prototipo della Polestar 5 ancora in fase di sviluppo, ma mettendolo alla provasulla celebre collina di Goodwood.
01/05
Chris Baguley, ingegnere della dinamica dei veicoli e guidatore scelto per il prototipo della Polestar 5, l'ha fatta salire su per la collina due volte al giorno per quattro giorni di seguito. No problem.
«Questa è la prima dimostrazione dinamica del veicolo, ancora ai primi stadi di prova, il che è abbastanza insolito da presentare» ha commentato Baguely. «Ovviamente, avevamo dei timori a portare un veicolo di prova ancora a metà del ciclo di sviluppo a un grande evento aperto al pubblico. Ma risultando affidabile, abbiamo deciso di portarlo».
«La Polestar 5 è un grande passo per noi» ha proseguito, «è il primo prodotto che racchiude tutta la tecnologia Polestar, quindi sono emozionato all'idea di continuare a lavorare al suo sviluppo. E una volta terminato, questa è l'auto che mostrerà l'evoluzione del marchio, ci auguriamo».
Il festival stesso ha in sé la storia del progresso e della sua rilevanza culturale. Quello che un tempo era un luogo per auto da corsa d'epoca, motori su di giri e pratica del «burnout», mantiene tuttora tale valenza, ma è anche molto di più.
Negli anni passati, la presenza di auto elettriche all'evento ha visto un incremento notevole. Lo spazio destinato agli EV, denominato Electric Avenue, è tornato quest'anno con delle novità, trenta auto diverse e parecchi esperti di guida elettrica.
Allo stand Polestar, la Polestar 2 BST edition 270, la Polestar Precept e il nostro concetto di roadster elettrico hanno suscitato l'interesse di molti. C'è chi è già parte della rivoluzione elettrica e chi ha ancora dei dubbi sugli EV. Gli specialisti Polestar erano a disposizione per parlare di autonomia, infrastrutture di ricarica, produzione e altri dubbi. Goodwood è il nostro festival preferito per vari motivi. Ci permette di raccontare la nostra storia a un pubblico che condivide la nostra passione per le auto. Pensiamo che non ci sia un posto migliore di un ritrovo per patiti di auto per mostrare i nostri progressi e le nostre ambizioni per il futuro.